Acqua, pietra, vite...
Albergo d'Uzès
Costruito probabilmente nella prima metà del XVI secolo, questo palazzo privato apparteneva in origine alla famiglia Cannelle, esponente dell'alta borghesia cittadina.
Il nome Hôtel d'Uzès fu scelto in onore della contessa di Tonnerre e duchessa di Uzès, Louise de Clermont, che vi soggiornava spesso. L'edificio era stato appena completato quando fu distrutto da un devastante incendio nel luglio 1556. Fu ricostruito con maggior fasto e splendore, aggiungendo questa bella facciata ornata con bifore e torre a mensole.
L'unico segno del disastro è l'iscrizione "NISI DOMINUS CUSTODIERIT DOMUM, FRUSTRA VIGILAT QUI CUSTODIT" sopra la porta, che ha senso solo in riferimento al Salmo 126: "Se il Signore non costruisce la casa, invano lavorano coloro che la costruiscono; se il Signore non custodisce la città, invano vegliano coloro che la custodiscono". Fino alla fine del XVIII secolo, l'edificio fu di proprietà di alcune delle principali famiglie della città. Tra queste mura nacque nel 1728 lo Chevalier d'Éon, la famosa spia di Luigi XV. Con la Rivoluzione tutto cambiò. Dal 1793, la casa fu trasformata in prigione.
Per ironia della sorte, il suo ultimo proprietario, Sieur de Chamon, vi fu imprigionato tra il 1793 e il 1794. Alla fine del XIX secolo, la Caisse d'Epargne acquistò l'edificio e intraprese una vasta campagna di restauro, che suscitò molte polemiche, poiché l'architetto si fece beffe dell'architettura originale. Fu criticato per aver aggiunto due colonne tortili ai lati della porta, per aver creato un campanile (oggi scomparso) tra le due finestre del tetto nella parte centrale, per aver sostituito le tegole con l'ardesia, per aver eliminato le bifore (colpa del fisco, che fa pagare quattro campate per una bifora!
) e, soprattutto, per aver inciso nel marmo la data del 1533 come anno di costruzione dell'hotel, anche se nessuno conosce la data esatta e, soprattutto, l'edificio originario fu distrutto da un incendio nel 1556. L'edificio fu trasformato in banca e, nel 1907, un pittore di Tonner, Georges-Henri Carré, fu incaricato di decorare la sala riunioni. Egli realizzò grandi scene bucoliche ispirate alle stagioni, oltre a un pannello nella parte superiore della facciata.
Presentazione e storia di Tonnerre
Tonnerre compare per la prima volta in epoca romana con il nome di Tornodurum, che significa "fortezza". Per i Lingon fu la capitale del Pagus tornodorensis. Qui, nella valle dell'Armançon, fu creata la Contea di Tonnerre, che fungeva da punto di passaggio tra Parigi e Digione, in un'epoca in cui il re di Francia aveva mire sul Ducato di Borgogna. [Per saperne di più]
Municipio di Tonnerre
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