Acqua, pietra, vite...
il grigiore
Queste cappelle, che sono state risparmiate dall'incendio del 1556, ospitano due vetrate della metà del XVI secolo. In queste cappelle del coro, le vetrate raffigurano scene della vita di San Pietro e San Paolo e sono chiaramente datate 1541 e 1542. Esse testimoniano i grandi cambiamenti avvenuti nell'arte della vetrata a partire dal 1530, in particolare nei laboratori di Troyes.
Accanto alle vetrate, dai colori forti e dall'accento ancora medievale, compaiono grisaglie in cui si esprime un nuovo stile: sopra la piccola porta d'ingresso si trova una grisaglia sul tema "Quo Vadis Domine", risalente al terzo terzo del XVI secolo, e a destra della porta una monofora raffigurante un vescovo (terzo terzo del XVI secolo e 1896).
Queste finestre sono state restaurate nel 1895 su iniziativa della figlia del costruttore e storico locale Louis Lemaître e nel 1982 da Sylvie Gaudin.
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Presentazione e storia di Tonnerre
Tonnerre compare per la prima volta in epoca romana con il nome di Tornodurum, che significa "fortezza". Per i Lingon fu la capitale del Pagus tornodorensis. Qui, nella valle dell'Armançon, fu creata la Contea di Tonnerre, che fungeva da punto di passaggio tra Parigi e Digione, in un'epoca in cui il re di Francia aveva mire sul Ducato di Borgogna. [Per saperne di più]
Municipio di Tonnerre
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