Acqua, pietra, vite...
il banco di lavoro
Gli elementi di questo banco risalgono al XVIII secolo. La parrocchia era amministrata da fabriciens (fabbricatori) e marguillers (commissari ecclesiastici), questi ultimi costituivano il comitato permanente dell'assemblea parrocchiale. I fabriciens (fabbricatori), che contavano tra i 20 e i 30, comprendevano ufficiali e avvocati, nonché artigiani (scalpellini, muratori, macellai, fornai e viticoltori).
I commissari ecclesiastici, che erano 4, erano notabili (soprattutto borghesi) ma non necessariamente nobili. La domenica, dopo la messa solenne, i fabriciens e i commissari ecclesiastici si riunivano in chiesa, con questi ultimi che occupavano il banco.
In queste riunioni si discuteva di una vasta gamma di argomenti: la manutenzione dell'edificio e degli arredi, la nomina del maestro di scuola e dei cantori, la fissazione delle tasse ecclesiastiche (sepolture, matrimoni, battesimi, stipendi dei campanari, affitto di banchi e stalli), l'accettazione o il rifiuto di donazioni e lasciti fatti alla chiesa. Si discuteva anche di questioni legate al vino, dato che Saint-Pierre possedeva numerosi vigneti.
Per saperne di più sulla Chiesa di Saint-Pierre
Presentazione e storia di Tonnerre
Tonnerre compare per la prima volta in epoca romana con il nome di Tornodurum, che significa "fortezza". Per i Lingon fu la capitale del Pagus tornodorensis. Qui, nella valle dell'Armançon, fu creata la Contea di Tonnerre, che fungeva da punto di passaggio tra Parigi e Digione, in un'epoca in cui il re di Francia aveva mire sul Ducato di Borgogna. [Per saperne di più]
Municipio di Tonnerre
Reti sociali
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